Descrizione
Dopo 4 anni, 7 mesi e 22 giorni, il 22 gennaio, termina il mandato amministrativo di cui mi onoro di essere stato il rappresentante in qualità di Sindaco del Comune di Sovizzo. La legge impone ai Sindaci dei Comuni che vanno in fusione la decadenza dal loro incarico ed è previsto l’arrivo dalla Prefettura di Vicenza del Commissario Prefettizio che accompagnerà il nuovo Ente sino alle prossime elezioni amministrative previste per il 9 giugno 2024.
Quasi 5 anni di intensissima attività amministrativa, durante i quali abbiamo dovuto affrontare i pesanti strascichi del patto di stabilità . Questo patto imponeva, per la realizzazione di nuove opere, il reperimento di nuova finanza, anche nel caso in cui il Comune avesse disponibilità finanziarie in cassa, come nel nostro caso. A ciò si aggiungono i vincoli e i limiti assunzionali stabiliti dal patto per la sostituzione del personale che è andato in pensione o si è trasferito ad altro ente. Va ricordato, infine, che per più di due anni abbiamo vissuto un’emergenza planetaria con il Covid-19, la quale ha rallentato e condizionato tutta la nostra azione amministrativa.
La sospensione del patto di stabilità ha consentito l’utilizzo dei fondi bloccati a bilancio. Abbiamo dovuto ricorrere all’accensione di nuovi prestiti sotto forma di mutui per progettare e realizzare nuove opere, senza però vendere i terreni di proprietà comunale, se non per la modica cifra di 250.000 euro in tutti questi 5 anni.
Le opere realizzate in questo mandato, oltre alle somme spese per le progettazioni di quelle nuove che lasceremo in eredità alla prossima amministrazione, ammontano a poco meno di 7,5 milioni di euro, una somma di tutto rispetto! Il turnover del personale dipendente (29 sono i dipendenti del Comune) è stato eccezionale. Sono stati sostituiti ben 13 dipendenti per pensionamenti e trasferimenti (17 complessivamente, considerando che 4 dipendenti sono arrivati nel corso di questo mandato amministrativo ed hanno trovato, dopo alcuni anni, collocazione in altri enti).
Ho ricoperto l’incarico di Assessore nel mandato dal 2009 al 2014 e, nella veste di candidato Sindaco, mi sono trovato catapultato alle elezioni amministrative del 2019. Dopo aver vinto le elezioni del 27 maggio 2019, ho accolto questo nuovo incarico come una sfida innanzitutto con me stesso. L’ho accettata e ritengo di avere raggiunto, con la mia amministrazione, due importanti obiettivi che si aggiungono all’avere rimesso in moto gli investimenti, riorganizzato il personale e dotato l’ente di nuovi programmi ed applicazioni per rispondere meglio alle istanze della popolazione. Senza dimenticare tutte le iniziative associative, culturali, legali, sociosanitarie, sportive o legate all’ambiente, alla sicurezza, alla prevenzione e al nostro progetto, fulcro del nostro programma elettorale, Sovizzo Paese Ospitale. Tutte queste attività ci hanno visti sia nella veste di promotori che di sostenitori.
Il primo obiettivo è stato quello di far comprendere alla popolazione che non è la sola figura del Sindaco ad amministrare un Comune. Il Sindaco è sì l'organo responsabile dell'Amministrazione del Comune e rappresentante dell'Ente, ma vi è anche una Giunta comunale che compie gli atti di amministrazione (composta dagli Assessori), oltre al Consiglio Comunale a cui spettano gli atti di indirizzo (composto dai Consiglieri). Assessori e Consiglieri ai quali sono state affidate delle deleghe e in tutto e per tutto rappresentano e parlano in nome e per conto dell’Ente e del Sindaco. Ci siamo mossi in squadra presenziando a tutti gli incontri, agli eventi e alle manifestazioni sul nostro territorio e fuori per mostrarci vicini sia fisicamente, ma anche sostenendo economicamente le tante attività proposte dalle numerosissime Associazioni che Sovizzo ha il piacere e l’onore di avere.
Il secondo obiettivo è stato quello di creare con le forze di opposizione un clima di distensione e di collaborazione, nel pieno rispetto dei rispettivi ruoli. Questa condivisione dell'attività amministrativa ha portato al voto unanime in molte delibere di consiglio o al massimo all'astensione delle forze di minoranza. Poche sono state le delibere in cui il voto è stato contrario, segno che il nostro atteggiamento è stato capito ed apprezzato.
Su questo secondo obiettivo mi vorrei soffermare, in quanto ritengo sia fondamentale per il futuro di Sovizzo, ma direi dell'Italia intera, superare le contrapposizioni continue e asfissianti tra destra e sinistra, o meglio centro-destra e centro-sinistra in politica, nel nostro caso tra maggioranza e minoranza. È innegabile che questa divisione abbia profondamente caratterizzato la politica italiana per decenni. Ma è giunto il momento di chiederci se questa polarizzazione estrema ci abbia davvero portato a progressi significativi o se, al contrario, abbia ostacolato la nostra crescita come nazione e come comunità di un piccolo paese della Provincia di Vicenza.
Il male della politica in Italia non è il dibattito tra diverse ideologie o visioni politiche. Al contrario, è l'incapacità di guardare alle persone e valutare le proposte in base alla loro qualità , indipendentemente dal loro colore o credo politico. Quando siamo così fortemente divisi tra destra e sinistra, rischiamo di trascurare idee e soluzioni valide semplicemente perché non appartengono al nostro "campo".
Dobbiamo capire che, in politica, non esistono soluzioni semplicistiche o ideologie che risolvano tutti i problemi. Ogni partito e ogni politico ha punti di forza e di debolezza. Dobbiamo essere in grado di valutare criticamente le proposte, accogliendo quelle che beneficiano il nostro paese, indipendentemente dalla loro provenienza.
La chiave per il cambiamento è la collaborazione e il dialogo. Dobbiamo superare l'ostilità tra destra e sinistra e lavorare insieme per affrontare le sfide che ci circondano: dal garantire i servizi di competenza dei Comuni a tariffe contenute garantendone la massima qualità , alla protezione dell'ambiente, dall'assistenza e giustizia sociale alla massima attenzione per le politiche giovanili, ad avere dei servizi socio-sanitari ben organizzati a tutti i livelli, per la tutela della salute delle persone.
In conclusione, se vogliamo che il nostro paese cambi in meglio, dobbiamo abbandonare l'ossessione per la contrapposizione ideologica e abbracciare una politica basata sulla meritocrazia e sulla qualità delle proposte. Guardiamo alle persone e a ciò che possono offrire al bene comune, indipendentemente dal loro orientamento politico.
Sovizzo, con la prossima amministrazione, può essere un bel banco di prova, un laboratorio politico.
Che cosa lasciamo alla prossima amministrazione che si insedierà alle amministrative del 9 giugno 2024? Una fusione che porterà nelle casse del nuovo Comune di Sovizzo poco meno di 14 milioni di euro in 15 anni, ed un cassetto pieno di progetti che non spettano altro che essere avviati. Sono soddisfatto e fiero di quanto è stato fatto, del tanto lavoro posto in essere da ciascun Assessore e Consigliere; nessuno ha lesinato alcuno sforzo, ciascuno per la propria delega. Il mio è un grazie sincero a ciascuno degli Assessori e dei Consiglieri comunali. Un plauso lo rivolgo anche a tutto il nostro personale ed in particolare ai nostri quattro capi area: per la parte tecnica Edoardo Bacchiocchi, per l’area tributi-ragioneria Davide Danese, per l’area demografica Gianfranco Masocco e Renato Marcon, e per la segreteria Antonella Vitale.
Al mio insediamento, a maggio 2019, ho sempre dichiarato che la mia disponibilità a fare il Sindaco si limitava ad un solo mandato. Sono fermo su questa decisione! È tempo che forze più giovani si propongano alla guida del nostro Comune allargato che vedrà anche l’abitato di Gambugliano e della frazione di Monte San Lorenzo. Si poteva fare di più, lo si poteva fare meglio, sicuramente sì, perché nella vita si può e ci si deve sempre migliorare. Noi siamo arrivati sino a qui, abbiamo tracciato la strada e mi auguro che chi verrà dopo di noi la percorra appieno migliorando ed attuando nuove iniziative in linea con quanto progettato non solo in opere pubbliche ma nei tanti progetti ed iniziative che guardano al futuro dei nostri territori, alle persone che vi abitano, con una particolare attenzione alle future generazioni e alle persone anziane.
Paolo Garbin
Sindaco di Sovizzo