Descrizione
Dati generali
Provincia di Vicenza
Regione del Veneto
Superficie: 15,71 Kmq
Altitudine 38 : 213 m slm (Capoluogo, 45)
Popolazione : 7.157 di cui 3.611 femmine e 3.546 maschi (dato aggiornato al 31/12/2011)
Numero famiglie residenti: 2.855 (dato aggiornato al 31/12/2011)
Codice Avviamento Postale: 36050
Prefisso telefonico: 0444
Frazioni: Sovizzo Centro, Sovizzo Colle, San Daniele, Vigo, Montemezzo, Peschiera dei Muzzi, Tavernelle.
Confini: Nord: Gambugliano, Castelgomberto; Sud: Altavilla Vicentina; Est: Creazzo, Monteviale; Ovest: Montecchio Maggiore.
Mercato: Il lunedì mattina in una parte di piazza A. Manzoni e lungo le vie Cavalieri di Vittorio Veneto e Giacomo Leopardi – Sovizzo Centro
Trasporti urbani: linea circolare 12 – 14 (Creazzo – Vicenza – Altavilla)
Ferrovia: Stazione Ferroviaria di Altavilla – Tavernelle (fermano solo i treni regionali)
Sovizzo è raggiungibile in auto dalle uscite dell’autostrada A4: Vicenza Ovest e Alte di Montecchio Maggiore.
All’uscita di Vicenza Ovest: proseguire diritto e seguire le indicazioni per la SS11 “Padana Superiore” direzione Verona. Giunti in località Tavernelle svoltare a destra sulla SP35, nominata “Peschiera dei Muzzi” e proseguire sempre diritto.
All’uscita di Alte di Montecchio Maggiore: seguire le indicazioni per Vicenza e all’altezza di Tavernelle svoltare a sinistra sulla SP35, nominata “Peschiera dei Muzzi” e proseguire sempre diritto.
Geografia particolare
Sovizzo è situato 10 Km a ovest di Vicenza e il suo territorio si estende tra le ultime propaggini dei Monti Lessini meridionali.
Caratterizzano il paesaggio la regolare dorsale dei “Monte di mezzo” e l’altra più articolata di “Sovizzo-Alto” tra le quali è incisa la lunga Valle dell’Onte percorsa dall’omonimo torrente.
La zona collinare raggiunge i 200 metri di quota ed è costituita da rocce prevalentemente calcaree di origine sedimentaria formatesi in ambiente marino tra 40 e 20 milioni di anni fa e successivamente emerse e modellate dall’erosione nelle forme naturali.
La pianura di Sovizzo costituisce una delle più interessanti particolarità geomorfologiche del vicentino: trovandosi ad una quota di vari metri inferiore alla parallela Valle dell’Agno-Guà, tutta l’idrografia superficiale è costretta a scorrere verso est, così il “Mezzarolo” viene respinto nell’Onte e questi nel Valdiezza: qui si origina il Fiume Retrone che con percorso innaturale “risale” a Vicenza.
L’ambiente collinare di Sovizzo presenta un manto vegetale che alterna zone boschive ad ampie radure. Nei versanti a tramontana e nelle valli crescono piante che prediligono i luoghi freschi e umidi mentre nelle zone più esposte si trovano varie specie termofile.
Altre essenze sono state diffuse dall’uomo a scopo agronomico o decorativo come il castagno, il noce, il gelso, il ciliegio, il melo, il glicine, il calicanto ecc.
La fauna è strettamente legata al vario ambiente vegetale e alla diffusa presenza di acqua: è da segnalare la frequentazione dei boschi più estesi e indisturbati verso Valdimolino del capriolo mentre lungo il basso corso dell’Onte e del Valdiezza non è raro poter osservare il variopinto martin pescatore.
Storia di 5000 anni
Scavi archeologici conodotti negli anni ’90 dalla Soprintendenza Archeologica dei Veneto in Via degli Alpini hanno accertato la frequentazione della zona di Sovizzo alla fine dei IV e durante il III millennio a.C. (età. tardo-neolitica ed eneolitica o del rame). Su un antico dosso alluvionale è stato scoperto un complesso di strutture megalitiche con funzione sacrale-funeraria.
Si tratta di alcune sepolture costituite da accumuli ordinati di pietre alle quali si accede lungo un doppio corridoio di 25 metri marcato da grossi ciottoli fluviali allineati e da tre stele verticali di pietra all’ingresso. In uno dei circoli funerari è stato rinvenuto un corpo rannicchiato e semibruciato, corredato da punte di freccia in selce di pregevole fattura.
Per l’unicità e l’importanza dei ritrovamento, riscontrabile con l’area megalitica di S. Martino di Aosta, si è attivata la costruzione in loco di un museo che ospiterà anche altri reperti della storia di Sovizzo. Dell’epoca romana si ha testimonianza in alcune antiche iscrizioni murate nelle chiese di S. Daniele e di Sovizzo-Alto, la più importante delle quali era dedicata alla Dea Diana ed è probabile che facesse parte di un tempio.
Tra il VI e l’VIII secolo s’insediavano a Sovizzo i Longobardi: in località Le Battaglie fu scoperta all’inizio del secolo una grande necropoli con decine e decine di tombe corredate da moltissimo materiale tra cui: coltelli, spade, lance, umboni di scudo, fibbie, pettini, perle vitree e altri oggetti. Antichi autori affermano che “si vedono certi vestigi di un antichissimo castello nel Monte presso la Chiesa”: anche se i primi documenti lo citano agli inizi del Duecento, forse era un castello vescovile eretto verso il X secolo contro le invasioni degli Ungari, certo è che molto ha significato per le nostre genti poichí “Castello” viene ancora chiamato il luogo dove oggi sorge il gruppo parrocchiale di S. Maria Annunziata a Sovizzo-Colle.
Strutture megalitiche dell’età del rame (III millennio a.C.)
Struttura museale in località San Daniele L’Area archeologica è costantemente visibile dall’esterno
Ville tra le contrade
Attorno a Sovizzo si trovano numerose ville e antichi complessi rurali che conservano le originarie strutture architettoniche. In centro a Sovizzo, prospiciente la parrocchiale di S. Maria Assunta, risalta Villa Bissari-Curti eretta nella seconda metà del’500 e modificata nei secoli seguenti fino all’aggiunta di un scenografico teatrino all’antica. Nel grande parco secolare, disseminato di statue del ‘600 e di altre antichità si fanno ammirare alcuni grandi alberi tra cui il cosiddetto “platano femmina” di 33 metri di altezza e m. 4,5 di circonferenza. In località Riva, poco a ovest dell’antica chiesa di S. Daniele si trova Villa Marzotto-Schiavo i cui moduli architettonici rimandano al ‘600 dello Scamozzi. A Montemezzo, in località “Castello” si osserva Villa Cavajon-Pisoni il cui stemma nobiliare con data 1657 è inserito anche sopra la chiave d’arco dell’antico portale d’ingresso. Poco sotto la chiesa dedicata a S. Bartolomeo sorge su una incantevole balconata Villa Civena-Vencato del primo ‘500, affiancata da una massiccia torre-colombara. Sopra l’ingresso padronale è murata una lapide che tradotta dice: In questa villa, circondata da serena amenità, si allietino e si ricreino amici e ospiti, così decido, Andrea Civena, figlio di Ottaviano, secondo la tradizione dei miei antenati, 1592.
Passeggiate turistico-culturali sui colli e nelle valli di Sovizzo
Percorso escursionistico guidato di Sovizzo-Colle e Vigo
Ampia ma facile passeggiata per viottoli fuori mano.
Lunghezza: 12 Km circa
Tempo di percorrenza: 3-4 ore
Senso di marcia: orario
Punto di partenza: parcheggio impianti sportivi, Sovizzo
Si parte in direzione di S. Daniele dove, ai margini della contrada, spicca l’antica chiesetta oggi intitolata alla Madonna dei Carmine. Proseguendo, in località Riva si scorge una notevole villa di origine seicentesca con in “crosara” un bel capitello datato. Poco avanti si entra per una viuzza tra i rustici e si esce presso il Ponte Balabardo (1647) oltre il quale si devia a sinistra per Via Carbonara. La pedecollinare risale l’omonima valle giungendo alla cosiddetta Fontana Calda presso la contrada Strabusene. Dal bivio con la croce votiva (1951) si sale verso l’ultima casa dove un sentiero conduce attraverso il versante boscoso fino al Pozzetto. Da qui si esce sulla strada Sovizzo-S. Urbano che si percorre in lieve salita fino al capitello sul bivio per Via Vigo. In pochi minuti si giunge alla Fontana dei Lavei recentemente ristrutturata; le fa ombra una bella pianta di “papole” (dattero di S. Andrea, Díospyros lotus) i cui frutti, simili a piccoli cachi, si maturano a fine autunno. Si continua per Via Cerolo e oltre il capitello della contrada si giunge sui pianori del Sarolo a ovest delle note Spurghe di S. Urbano. Per stradine campestri il giro volge al rientro e si arriva al centro di Vigo con l’antica chiesetta di S. Reparata dove una lapide ricorda che: QUESTO ALTARE AD ONORE DI DIO E DI S. REPARATA FU ERETTO CON L’ELEMOSINA DELLE PIE PERSONE L’ANNO 1561. Da qui si scende alla Contrà Moratei e si continua per la stradella che dopo un contatto con l’asfalto entra in Val Grossa. Da questo luogo silenzioso e appartato si risale a Costalunga dove s’incontra un altro capitello con fontana. Ci si allontana per la strada in lieve discesa e dopo la prima curva, attenzione a destra alla deviazione che per tratti a fondo naturale (vecchia Strada di Costalunga) conduce in breve a Sovizzo Colle. Pochi passi in direzione del nucleo parrocchiale intitolato a S. Maria Annunziata e quindi per Via Viliapiazzola si discende la dorsale con bel panorama sui vicini Castelli di Giulietta e Romeo. Scorrendo all’esterno di una imponente muraglia il percorso si raccorda al piano scendendo il pittoresco crinale dei Collesello punteggiato da ordinati casolari e altri caratteristici capitelli di contrada.
Sentiero ginnico attrezzato di Montemezzo
Piacevole escursione con invito al “Training” a corpo libero e con strutture.
Lunghezza: 8 Km circa
Tempo di percorrenza: 2-3 ore
Senso di marcia: antiorario
Punto di partenza: parcheggio impianti sportivi, Sovizzo
Dal parcheggio, per Via IV Novembre si raggiunge in paese il vecchio Municipio dietro il quale scorre l’Onte. Per il ponte di Via S. Michele ci si allontana dal centro e si prende Via S. Pietro che sale verso Montemezzo.
Dopo le ultime case si nota il Monumento-Ossario ai caduti posto in posizione dominante e ben visibile da lontano. Poco oltre si devia a destra per la Strada di Mezzo che costeggia la collina con un lungo tratto panoramico sulla Valdiezza e sui colli di Creazzo.
Giunti al grande cartello posto all’inizio dei percorso attrezzato, si prosegue per sentiero ai lati dei quale si cominciano a trovare le stazioni con le strutture che consentono di eseguire una serie di esercizi ginnici. Seguendo le chiare istruzioni illustrate su appositi cartelli, ci si può esercitare su assi di equilibrio, barre, piani inclinati ecc. disposti in progressione lungo un tratto di quasi 2 Km.
Oltrepassata la contrada con la cosiddetta Fontanalunga si sale verso il nucleo parrocchiaie di Montemezzo (facciata risalente al 1623) intitolato a S. Bartolomeo la cui immagine è ripresa nel capitello sotto la chiesa.
Si aggira il colle godendo di un ampio panorama e oltepassato il locale campo di calcio si lascia la strada per seguire a destra il sentiero che si tuffa nuovamente nella vegetazione. Con lievi saliscendi si percorre tutto il versante montuoso sorvolando l’antica contrada Dalla Vecchia e, rasentando alcuni casolari isolati e dei coltivi si giunge quindi sulla Stradella dei Mori. Tra una sequenza di villette contornate da parchi e giardini si sbocca in zona S. Pietro dove per la strada principale il percorso si raccorda al piano raggiungendo il punto di partenza.
Itinerario cicloturistico della Val dell’Onte
Tranquilla pedalata per stradine tra Valgrossa, Barchetto e Valdiezza.
Lunghezza: 16 Km circa
Tempo di percorrenza: 2-3 ore
Senso di marcia: orario
Punto di partenza: parcheggio impianti sportivi, Sovizzo
Ci si avvia verso Sovizzo-Colle e si prende subito la pedecollinare Via Valgrossa che risale (stranamente in lieve discesa) la Valle dell’Onte. Si oltrepassano la Val de Zen e la Val Grossa per bei tratti alberati con alcuni casolari addossati all’unghia dei monte.
Al capitello della Madonna si continua per Via Gavasso: un tratto di strada bianca che arriva all’omonima contrada (Fontana Vaccaro) e conduce in vista di Valdimolino con il curioso campanile piantato in mezzo alla valle. Oltre la borgata si svolta a destra: si scavalca l’Onte sul cosiddetto Ponte Rotto e quindi ci si immette sulla strada principale (Via Valle). La si percorre a destra fino al Capitello dei Sacro Cuore dove alla base della costruzione si legge tra l’altro: ERETTO A.D. MIMXXX – F. VENCATUS POSUIT / J. DALLE ORE E VANDEO TAB. MARM. DONAVIT.
Da qui per Via Sabbionare un tratto in salita di meno di 1,5 Km permette di scavalcare la collina e di cambiare panorama (dislivello di soli 130 m). Dopo un’azienda agrituristica s’incontra la vetusta torre-colombara di Villa Civena-Vencato (sec. XVI) sotto la quale ci si può rinfrescare alla bella Fontana Garibaldo.
Superata la contrada e alcuni rustici si arriva finalmente alla sommità al “Castello” di Montemezzo. L’itinerario continua per Via Fascina che, ripagando la precedente fatica, discende allegramente verso il Barchetto. Mantenendo la destra, per tratti di crinale altopianeggiante e panoramico si giunge al capitello che: A S. GAETANO ERESSE ANTONIAZZI SANTE 1913. Si prosegue per la via principale giunta al limite dei territorio sovizzese e dopo un tratto sterrato si sbocca su Via Canove in Contra’ Zanotti (Comune di Gambugliano). Per la ripida e serpeggiante strada si discende al piano in Val delle Tessare incrociando la provinciale Gambugliano-Sovizzo che percorre la Valdiezza. Seguendo le indicazioni si continua lungo la pedemontana che, oltrepassata località “Osteria alla Punta” (Via Chiave) per un piacevole tratto rettilineo e in lieve discesa conduce in pochi minuti al punto di partenza di Sovizzo.
Manifestazioni tradizionali
Sovizzo in maschera
Luogo di svolgimento: Sovizzo centro
Periodo di svolgimento: Ultima domenica di carnevale
Organizzatore: Pro Loco di Sovizzo
Piccola Sanremo – Gara ciclistica nazionale elité under 23
Classica corsa ciclistica internazionale per dilettanti
Luogo di svolgimento: Sovizzo e località limitrofi
Periodo di svolgimento: una Domenica di Marzo
Organizzatore: Unione ciclistica di Sovizzo
Sagra di Montemezzo
Festa patronale di Montemezzo (San Bartolomeo)
Luogo di svolgimento: località Montemezzo
Periodo di svolgimento: Seconda domenica di Luglio
Organizzatore: Comitato di Montemezzo
Sagra di San Daniele
Festa patronale della Madonna del Carmine
Luogo di svolgimento: località San Daniele
Periodo di svolgimento: Terzo fine settimana di Luglio
Organizzatore: Comitato “Noi di San Daniele”
Ferragosto a Sovizzo
Festa patronale di Sovizzo (Santa Maria Assunta)
Luogo di svolgimento: Sovizzo centro
Periodo di svolgimento: Settimana di Ferragosto
Organizzatore: Pro Loco di Sovizzo
Sagra di Peschiera dei Muzzi
Antica festa per la ricorrenza dell’apparizione della Vergine a Donna Vincenza Pasini
Luogo di svolgimento: località Peschiera dei Muzzi
Periodo di svolgimento: seconda metà di Agosto
Organizzatore: Comitato “Quelli di Peschiera”
Settembre Tabernulense e Gran Gala del Baccalà
Tradizionale sagra del baccalà
Luogo di svolgimento: località Tavernelle (piazzale del Donatore)
Periodo di svolgimento: settimana dell’8 Settembre
Organizzatore: Pro Loco di Tavernelle
Festa d’estate
Festa patronale di Sovizzo Colle (Santa Maria Annunziata)
Luogo di svolgimento: località Sovizzo Colle (piazza Famiglia Michelin 1951)
Periodo di svolgimento: Primo fine settimana di Settembre
Organizzatore: M.C.L. Sovizzo Colle – Vigo
Sagra del Rosario
Tradizionale sagra in occasione della festa del Santo Rosario
Luogo di svolgimento: località Sovizzo Colle (piazza Famiglia Michelin 1951)
Periodo di svolgimento: Prima domenica di Ottobre
Organizzatori: M.C.L. Sovizzo Colle – Vigo
Sagra del Petarèlo
Tradizionale festa della frazione del Vigo
Luogo di svolgimento: località Vigo (piazza Santa Reparata)
Periodo di svolgimento: Seconda domenica di Ottobre
Organizzatore: M.C.L. Sovizzo Colle – Vigo
Donna Vincenza Pasini
Narra lo storico vicentino Sebastiano Rumor:
Il giovedì 7 marzo 1426, a terza, la Vergine apparve sul Monte Berico ad una pia vecchierella di nome Vincenza Pasini, fra un nembo di luce e un divino concerto; Essa apparve in forma di regale signora, adorna di vesti d’oro luminosissime, profumando l’aria di effluvi di Paradiso. A questo prodigioso spettacolo la donna cadde al suolo sbalordita; ma la Vergine, prendendola con la mano per la spalla destra e confortandola con un celeste sorriso, le disse:
“Non temere, Vincenza, io son Maria, la madre del Dio morto in croce per la salute del genere umano. Va’ e di’ ai Vicentini che innalzino in questo luogo una chiesa consacrata al mio nome se voglion esser liberati dal flagello che li percuote”.-.
Vincenza Pasini nasce nel 1356 a Sovizzo; i documenti non ci dicono in quale precisa località del borgo abbia visto la luce, ma, seguendo la tradizione orale tramandatasi nei secoli, siamo portati ad accreditare che sia nata e vissuta, fino al matrimonio con Francesco di Montemezzo, nella casetta sita in quella che oggi è Via Guglielmo Marconi, all’angolo con Via Vincenza Pasini, contrassegnata con il civico numero 34.
A quell’epoca l’attuale capoluogo non è che un piccolo villaggio, sviluppatasi da pochi decenni, con poche casupole di legno e paglia con aia, corte ed orto, sorte nei pressi dell’incrocio di Santa Maria e nella contrada del ponte, vicino alla chiesa di San Michele (ora municipio vecchio).
Da tempo immemorabile il tradizionale pellegrinaggio a Monte Berico, indetto dalla Parrocchia di Santa Maria Annunziata per una domenica di fine agosto, testimonia la devozione della Comunità per Donna Vincenza Pasini, confermata dalla presenza nella Chiesa di Sovizzo Colle, ai lati dell’altare maggiore, di due sculture marmoree raffiguranti la Madonna e la Veggente,realizzate nel 1693 dal Marinali.
Nel corso di una affollata cerimonia il 25 agosto 2000 venne apposta sulla casa natale di Donna Vincenza Pasini una lapide che riporta la seguente iscrizione:
Nel Giubileo dell’Anno Santo Duemila la Comunità di Sovizzo ricorda
donna VINCENZA PASINI
che in questa casa nacque nel 1356.
Mentre infuriava la peste, Le apparve la Madonna a Monte Berico
e, per sua intercessione, il contagio cessò.
Donna Vincenza rimarrà nella nostra memoria come segno
dell’umile e sincera religiosità delle genti di questi luoghi.